In un silenzio quasi metafisico, si può percepire il colloquio sommesso e continuo tra gli elementi acqua, aria, cielo e pietra, alla ricerca di un equilibrio armonioso di colori, atmosfere, spazi e vibrazioni infinite. (Critica di Massimo MUCCIACIA )
Una Venezia delicata ed intensa che all’improvviso svapora sui toni di limpidi azzurri e di raffinati seppia. Il lirismo come premessa perché Maria Chiara Mignani medita sulle improvvise aperture di visioni, sul fascino sottile di nobili palazzi, sul rapporto con la mobilità dell’acqua. (Critica di Maria Lucia FERRAGUTTI )